SENEGAL - Dakar

Tour Visages

  • Tour di gruppo (voli esclusi) , Viaggi Fotografici
  • 9 giorni / 8 notti
  • Come da Programma

Un vero caleidoscopio di paesaggi lussureggianti e vaste distese punteggiate da baobab centenari, il Senegal presenta infiniti ambienti naturali che richiamo i veri appassionati di viaggi. Situato tra il Sahel che si estende a nord e la grande foresta tropicale a sud-sud-est, è attraversato da quattro fiumi che hanno origine nel Fouta Djallon, in Guinea: il fiume Senegal che ha dato il suo nome al paese, il Gambia, il Saloum e il Casamance nell'estremo sud, posto al di sotto della nazione del Gambia, che ne interrompe la continuità costiera.
Seguendo una sorta di “frontiera incerta” tra terra e acqua, ci sposteremo attraverso una spettacolare varietà di paesaggi naturali: deserto, savana, foreste, estuari, paludi di mangrovie. Gli uccelli migratori che, dai paesi freddi, vengono da millenni a svernare in queste terre soleggiate ci accompagneranno, come una presenza discreta, lungo tutto l’itinerario. A nord il Parco di Djoudj è considerato il principale santuario degli uccelli migratori. Scopriremo siti storici quali l’isola di Gorè che fu il punto di raccolta degli schiavi destinati al Nuovo Mondo; Saint Louis, la prima capitale dell’Africa Occidentale Francese. Dakar, l’attuale capitale del Senegal e centro intellettuale africano fin dai tempi antecedenti l’indipendenza. Sperimenteremo contatti con genti e luoghi “senza tempo”, come i pastori nomadi e sperduti villaggi. Nella savana del nord saremo invitati all’accampamento di pastori nomadi e faremo la conoscenza della più grande confraternita africana che pratica un Islam assolutamente pacifico, rifiutando qualsiasi forma di fondamentalismo e violenza. Ci concentreremo anche sull’arte e la musica contemporanea: la metropoli di Dakar è da sempre la capitale culturale dell’Africa Occidentale e attira schiere di pittori, scultori e artisti provenienti dall’intero continente.

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Dettagli

GIORNO 1: Dakar, la capitale
Arrivo a Dakar e trasferimento all’hotel.

GIORNO 2: Dakar, metropoli dell’arte contemporanea e Gorée, da Dakar a Gorée (trasferimento in traghetto)
Dakar, vivace e grande metropoli africana è il centro intellettuale, culturale ed artistico già dai tempi dell’indipendenza. Visiteremo la zona del “Plateau, il Palazzo del Governatore ed alcuni mercati interessanti come Kermel, costruito in puro stile coloniale. Pranzo presso un tipico ristorante locale. Arrivo al porto di Dakar e imbarco sul traghetto che ci condurrà all’isola di Gorée dove passeremo la notte.
L’isola, di fronte a Dakar, fu punto di raccolta degli schiavi destinati alle Americhe. Di quell’epoca buia conserva ancora numerose vestigia. Oggi Gorée ha assunto una nuova dimensione: grazie al suo clima sempre rinfrescato dalla brezza marina, alla ben conservata architettura dell’epoca, ai numerosi e simpatici ristorantini e boutique, Gorée ha saputo trasformarsi in apprezzata meta di escursione

GIORNO 3: Lago Rosa e villaggi di pescatori, da Gorée al Lac Retba (in traghetto e auto 100 km, tempo di trasferimento 6h)
Svegliarsi a Gorée prima dell’arrivo della folla e poter passeggiare indisturbati tra i vicoli di questo insediamento storico è un piacere davvero unico.
Traghetto per Dakar e proseguimento su strada per il Lago Rosa, noto anche come Lac Retba. Chilometri di emozionante guida sulla spiaggia in 4×4 (a seconda delle maree) ci porteranno a scoprire il più grande villaggio di pescatori del Senegal. Più di 4500 piroghe di legno dipinte arrivano a riva con il pescato del giorno… Sulla spiaggia i pescatori vendono alle donne del mercato locale, poi incontriamo gli artigiani che intagliano le grandi piroghe, i pittori che le decorano con colori vivaci e, se siamo fortunati, il “santo locale” per la benedizione finale prima di salpare

GIORNO 4: Saint Louis, dal Lac Retba a St. Louis (210 km – 5 ore)
Saint Louis, conosciuta dai locali come Ndar, è un’affascinante città antica che è stata territorio francese dal 1673 al 1895 e capitale di tutte le colonie francesi dell’Africa occidentale dal 1895 al 1902, quando la capitale fu spostata a Dakar. Dal 1920 al 1957 è stata anche la capitale della vicina colonia della Mauritania.
È stata l’ex base dell’operazione pionieristica di posta aerea “Aeropostale” tra Europa, Africa e Sud America. Saint Exupéry, il famoso scrittore e autore de “Il piccolo principe”, era uno dei piloti dell’Aeropostale che seguiva questa rotta.
Situata su due isole tra il fiume Senegal e l’oceano, ai margini meridionali del Sahara, ricca di tre secoli di storia, background culturale, geografia e architettura, Saint-Louis è un “ponte” tra la savana e il deserto, l’oceano, il fiume e l’entroterra, tra la tradizione e la modernità, l’Islam e il Cristianesimo, l’Europa e l’Africa.
Sede di una società con uno stile di vita caratteristico, Saint-Louis ha conservato la sua identità unica. “Nessuno viene senza innamorarsi della città”, dicono con orgoglio i suoi abitanti, che considerano Saint-Louis il luogo di nascita della Teranga senegalese, la parola wolof che significa ospitalità.
Il modo migliore per visitare gli stretti vicoli di Saint Louis è il calash, proprio come fanno gli abitanti del luogo, e passeggiare nei quartieri dei pescatori. Il tempo di passeggiare nei piccoli viali e di godersi l’atmosfera unica di questa città vecchia.
Pernotteremo nell’hotel storico della città, costruito nel 1895 e ora completamente ristrutturato.

GIORNO 5: Il santuario degli uccelli e tribù nomadi, da Saint Louis al deserto del Ferlo (150 km – tempo di trasferimento 4 ore)
Partenza mattutina per dirigerci verso nord e scoprire un isolato ecosistema umido: il Parco di Djoudj, “oasi naturale” composta da centinaia di kmq parzialmente inondati e abitata da oltre un milione di uccelli sia stanziali che migratori, che qui nidificano. Questo “paradiso umido” ai confini del deserto, ha una grande concentrazione di pellicani. Il Santuario nazionale degli uccelli di Djoudj ospita circa 400 specie di uccelli: i più numerosi oltre ai pellicani sono i fenicotteri. Il parco è stato inserito tra i Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Secondo pluviometria ed agibilità delle piste, la visita di Djoudj sarà forse sostituita dall’escursione alla Langue de Barbarie: una sottile penisola sabbiosa, adiacente all’Oceano Atlantico. La penisola separa l’oceano dall’ultima parte del fiume Senegal. Il Parco Nazionale della Langue de Barbarie ospita un’abbondante varietà di specie di uccelli e tre specie di tartarughe, tra cui la tartaruga marina in pericolo di estinzione.
Nel pomeriggio proseguimento verso il deserto del Ferlo alla ricerca delle steppe dove nomadizzano le grandi mandrie di zebù dei nomadi Peul. I Peul sono i più grandi allevatori dell’Africa Occidentale e la principale etnia delle savane, dal Senegal al Chad. Eredi di una storia millenaria ancora poco conosciuta, si dividono in numerose tribù sia nomadi che sedentarizzate. Possiedono una grande diversità di tradizioni ma si riconoscono tutti nel comune culto della bellezza, che peraltro ben si addice ai loro fini lineamenti nilotici. Una guida locale ci accompagnerà a visitare alcuni villaggi nei dintorni e potremmo assistere al ritorno degli armenti. Se lo vorremo potremo partecipare alla mungitura.

GIORNO 6: Confraternita Tuba, da Ferlo a Kaolack (240 km – tempo di trasferimento 5 h)
L’arrivo di un gruppo di viaggiatori occidentali è un avvenimento inconsueto presso la città sacra di Tuba. Qui scopriremo il grande senso di ospitalità che caratterizza le confraternite africane. La città sacra è quasi uno “stato nello stato”. Il fondatore fu un Sufi di nome Amhadou Bàmba Mbake. Gli abitanti seguono il movimento dei Muridi che ancora oggi ha un grande impatto sociale ed economico in Senegal. Durante la loro festa, la città è visitata da milioni di pellegrini. Tuba è una città sacra. Occorrerà quindi seguire alcune semplici regole. Durante la visita non è possibile fumare, portare vestiti provocanti, bere alcool ed ascoltare musica. Rispetteremo queste regole e saremo molto ben accolti. I Muridi sono fieri della loro città ed apprezzeranno il nostro interesse a visitarla.

GIORNO 7: Mare di conchiglie, da Kaolack a Sine Saloum (150 km – 4 h)
Trasferimento a Sine Saloum: il Sine-Saloum è una regione del Senegal situata a nord del Gambia e a sud della Petite Côte. Comprende un’area di 24.000 chilometri quadrati, circa il 12% del Senegal.La parte occidentale contiene il delta del Saloum. In questa regione si trova il Parco Nazionale del delta del Saloum, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2011.
Scorrendo molto lentamente, questo delta permette all’acqua salata di entrare in profondità nell’entroterra.

GIORNO 8: Sine Saloum
Escursione in barca privata: visita alle mangrovie e scoperta di molte specie di uccelli nel loro habitat, nonché dei programmi di riforestazione messi in atto per proteggere questa regione.

GIORNO 9: Dakar out, da Sine Saloum all’aeroporto (120 km – 3 h)
Ci fermiamo a Joal-Fadiouth: due villaggi collegati da un ponte. Fadiouth è stato costruito sulle conchiglie marine, utilizzate anche per la costruzione e la decorazione degli edifici. Il cimitero si trova su una delle isole fatte di conchiglie e, sorprendentemente, ha tombe musulmane e cristiane una accanto all’altra.
Safari alla Riserva di Bandia, dove si possono incontrare tutti i grandi mammiferi africani in 3.500 ettari di grandi spazi aperti: enormi baobab, cespugli spinosi, liane stravaganti.
In serata, trasferimento in aeroporto per il volo di ritorno.

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Date e prezzi
Prezzo
28/12/24 / 05/01/25
Quota per persona in camera doppia base 2 partecipanti
€ 3250
28/12/24 / 05/01/25
Quota per persona in camera doppia base 3 partecipanti
€ 2570
28/12/24 / 05/01/25
Quota per persona in camera doppia base 4/5 partecipanti
€ 2220
28/12/24 / 05/01/25
Quota per persona in camera doppia base 6 partecipanti
€ 1850

Supplementi

dal 28/12/24 al 05/01/25
Supplemento camera singola
€ 224
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Incluso/Escluso

I prezzi si intendono a persona in camera doppia a partire da 2 partecipanti. Voli su richiesta.

La quota include:
- Assistenza all’aeroporto di Dakar per l’arrivo e per la partenza
- Alla varietà di culture e di ambienti naturali e percorsi corrisponde la varietà dei veicoli più appropriati: minibus/microbus, 4×4, calesse locale (uso privato), taxi locali chiamati “taxi brousse” (uso privato), carretto locale
- Guida locale (Parlante: Inglese, Francese; Italiano e Spagnolo, secondo disponibilità)
- Tour e visite come da programma
- Sistemazione in camere/bungalow come menzionato
- Tutti i pasti come menzionato, dalla colazione del giorno 2 al pranzo del giorno 9
- Acqua minerale in bus/auto/barca durante le visite, 1 bottiglia al giorno
- Entrate nei musei, parchi, aree protette, festival ed eventi vari come da programma
- Box di pronto intervento
- Tasse

La quota non include:
- Voli internazionali
- Visa
- Pasti e/o escursioni turistiche diverse da quanto specificato nel programma
- Acqua minerale e tutte le bevande nei ristoranti e negli hotel
- Facchinaggio
- Spese personali per foto e video
- Assicurazione (obbligatoria)
- Mance per autisti, guide, cuochi e staff hotel
- Qualsiasi spesa di natura personale quali telefonate, lavanderia etc.
- Spese di consegna bagagli persi
- Tutto ciò non menzionato ne "la quota include"

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Appunti di Viaggio

Conoscere il Senegal
Il profilo geografico del Senegal evoca la testa di un uomo con lo sguardo verso l'Oceano Atlantico, sulla fronte si trova Saint Louis, la prima base coloniale francese nel lontano 1695; sulla punta del naso, Dakar, la capitale, una delle città più grandi e importanti d'Africa posta all'estremità più occidentale del continente, il Capo Verde; sulle labbra si trova Banjul, capitale di un altro stato: il Gambia, che si estende lungo le rive del fiume omonimo e che si incunea nel Senegal formandone... la bocca; sul mento infine la regione più bella, la Casamance. Come quasi tutte le nazioni africane anche il Senegal, nei suoi confini attuali, è stato formato arbitrariamente dai colonizzatori europei. Ma questa giovane nazione è in realtà il prodotto di vecchie civiltà, religioni, tradizioni e culture diverse che sta cercando una propria identità senza rinnegare il passato. E ci sta riuscendo.

Il Senegal, paese generoso ed accogliente, meta sicura che si apre al visitatore in tutte le sue sfaccettature, tra ritmi, colori e sapori di città vivaci in pieno fermento, antichi retaggi coloniali e villaggi rurali dalle atmosfere rilassate, immersi negli scenari semidesertici del nord o in verdi terre rigogliose nel sud. Ovunque la teranga, la proverbiale ospitalità che rende il popolo senegalese fiero, unito ed estremamente rispettoso.


Una meta facilmente accessibile, in gradevole equilibrio tra un mondo islamico wolof, pacifico e tollerante, ed antiche tradizioni animiste rurali, il Senegal stupirà per la sua ricchezza ambientale e culturale.


Paese in gran parte desertico e brullo, si potrebbe invece paradossalmente descrivere attraverso la vivacità dei suoi colori. L’ocra della terra del nord e l’oro delle dune costiere che contrasta con i colori pastello delle storiche cittadine coloniali di St. Louis e dell’Ile de Gorée o con il rosa salino del Lago Retba. Il verde smeraldo delle mangrovie, delle risaie e delle foreste di manghi ed anacardi della Casamance, che contrasta con l’azzurro del mare e l’argento dei canali fluviali. Il rosso della terra argillosa e delle falesie delle regioni più profonde che contrasta con il grigio dei monumentali alberi di baobab e con il giallo dei tetti di paglia delle abitazioni tradizionali. Ovunque un tripudio di colori accesi, nei mercati, nel mosaico di stoffe tradizionali, nel caos della vivacità di Dakar, tra “cars rapides”, carretti e piroghe di legno verniciato, fantasiosamente personalizzati con disegni geometrici e slogan religiosi. Le sfumature cromatiche del piumaggio di una miriade di uccelli migratori che popolano il Parco ornitologico di Djoudj e i bolong del Siné-Saloum. Perfino la musica mbalax, le cerimonie iniziatiche dei Bedik e dei Bassari, la spiritualità musulmana dei Mouridi di Touba o lo stesso sentimento della teranga, si potrebbero descrivere con tutte le gradazioni dell’arcobaleno.


Colorati sono anche l’allegria e i sorrisi del Senegal che conquistano ed ammaliano, facendoci sentire a casa, ovunque ci si recherà.

Informazioni importanti

Passaporto obbligatorio: deve essere in corso di validità con un residuo di almeno 6 mesi prima della scadenza e avere almeno una pagina libera

Visto: non richiesto ai cittadini italiano per un soggiorno fino a 90 giorni

Vaccini obbligatori per l’ingresso nel paese: nessuno. 
Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto solo per coloro i quali, con età maggiore di 1 anno, entrano in Senegal da un Paese a rischio di trasmissione (dunque non chi è in partenza da uno scalo europeo), compreso il transito in un aeroporto situato in un Paese a rischio. Profilassi: la malaria è endemica nel Paese.
Consigliamo di rivolgervi prima della partenza al vostro medico di fiducia o presso l’ufficio igiene/malattie infettive e tropicali più vicino, per un consulto approfondito su eventuali vaccinazioni e profilassi da effettuare, in base alla vostra personale storia clinica. 

Clima
Il periodo migliore per viaggiare in Senegal è da ottobre a marzo, quando le temperature sono leggermente più fresche e l’umidità è minore. Ciò nonostante il caldo può essere intenso nelle aree interne ma le notti sono piacevoli.
Il clima del Senegal è saheliano, caratterizzato da una stagione secca, da metà ottobre a maggio, ed una piovosa estiva da giugno a settembre. Tra novembre e marzo le regioni desertiche possono essere sorprendentemente fresche di notte. Un caso a parte è la capitale Dakar, il cui clima temperato regala tempo stabile da novembre a maggio. La zona che riceve più precipitazioni è quella meridionale della Casamance. 

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